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LODI VECCHIO IN LOTTA CON MILANO |
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Il Barbarossa in lotta con i Comuni
La seconda discesa del Barbarossa in Italia
La fondazione di Lodi: fonti storiche a confronto
Il vescovo Lanfranco e il trasferimento della diocesi
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1111. La prima distruzione di Laus Il periodo tra il 1107 e il 1111 è caratterizzato dallo scontro tra Milanesi e Laudenses e concluso dalla drammatica distruzione di Laus. La favorevole posizione della città tra i fiumi Lambro e Adda, ostacolando i traffici commerciali milanesi, infastidiva Milano in un momento di forte espansione. Interrotti dalla discesa in Italia dell'imperatore Enrico V nel 1110, gli scontri riprendono alla partenza del sovrano tedesco. Dopo una prima battaglia, il 24 maggio 1111 “i Milanesi con spade e diverse macchine d'assedio distrussero dalle fondazioni Laus, seconda città di Lombardia”, come narra il contemporaneo Landolfo Iuniore. Nel poema dell'Anonimo di Bergamo, che riporta l'autodifesa degli ambasciatori milanesi alla Dieta di Roncaglia, indetta da Federico I Barbarossa nel 1154, gli abitanti di Laus sono invece presentati come aggressori degli inermi Milanesi e spacciati come causa della propria rovina. 1158. La seconda distruzione di Laus Dopo più di quarant'anni, l'appello dei Laudenses all'imperatore Federico I Barbarossa per ottenere dai Milanesi la riapertura del mercato, dà inizio alla seconda e definitiva contesa tra le due città, nella quale entra da protagonista l'imperatore germanico, più volte in terra lombarda in quegli anni tormentati. Dopo mesi di minacce, i Milanesi, il 23 aprile 1158, portano via dai borghi di Laus tutto quanto si può asportare, promettendo la morte a tutti i Laudenses intenzionati a rimanere. Nella notte inizia il tragico esodo a Pizzighettone. Spogliate le case del poco rimasto, i Milanesi demoliscono e bruciano la città tra il 25 e il 26 aprile 1158. Laus è definitivamente cancellata. Ridotta Laus in macerie, i Milanesi ne presidiano le rovine, distruggono le rocche e i punti di difesa del territorio e, quando le messi sono mature, si appropriano del raccolto. 1158. La fondazione della nuova Laus Nell'agosto 1158 i Laudenses incontrano Federico I e ottengono la promessa della ricostruzione della città, in una posizione prudentemente lontana dal Lambro, oggetto di secolare contesa con i Milanesi. È l'imperatore in persona, accolto dal vescovo Lanfranco, dalle autorità e dal popolo, a visitare il luogo in cui sorgerà la nuova Lodi: il colle Eghezzone, una piccola altura che si affaccia sull'Adda circa 7 chilometri a est della distrutta Laus, la quale, da questo momento, si chiamerà Lauda Vetus, Lodi Vecchio. |
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S.M.S. ADA NEGRI – PLESSO DI VIA X MAGGIO CLASSE 2G |