	LA FONDAZIONE DI LODI: FONTI STORICHE A CONFRONTO
Introduzione Il Barbarossa Il Barbarossa in lotta con i Comuni La seconda discesa del Barbarossa in Italia Lodi vecchio in lotta con Milano Il vescovo Lanfranco e il trasferimento della diocesi
Era il 1158 quando Barbarossa e il suo esercito scesero in Italia per la seconda volta. Di questo evento abbiamo diverse fonti storiche nelle quali troviamo differenti versioni sul luogo in cui Federico Barbarossa si accampò con le sue truppe. Secondo Ottone Morena, l'esercito dell'imperatore si stabilì nei prati tra Castiraga e Salerano, occupando le due rive del Lambro. Qui l'imperatore ricevette i Lodigiani venuti a impetrare giustizia sui Milanesi, che poco prima avevano distrutto la loro città, e soprattutto a chiedere l'assegnazione di un luogo ove ricostruirla. Invece, Vincenzo da Praga sosteneva che le tende furono montate nel bel mezzo dell'antica città distrutta. Da segnalare è l'opinione del Caretta il quale pensa che il Barbarossa si fosse davvero accampato nei pressi di Castiraga, ma che si fosse poi spostato dalla riva del Lambro per rendersi conto, di persona, delle condizioni della città distrutta. Lo spostamento avrebbe riguardato solo le tende dell'imperatore e dei suoi maggiori feudatari, mentre il grosso dell'esercito rimase accampato presso il Lambro. Il Caretta spiega che tra le due fonti c'è, oltre al luogo, un'altra differenza: il Morena, originario di Lodi, si preoccupa di tramandare le vicende della propria patria, informandoci sulla questione per lui principale, ovvero la richiesta fatta dai Lodigiani di un'area su cui far sorgere di nuovo la loro città. Vincenzo da Praga, al contrario, è poco interessato alle vicende della ricostruzione di Lodi, ponendo la sua attenzione agli aspetti più appariscenti della scena, come la descrizione della processione che i Lodigiani fuoriusciti fecero verso l'imperatore. Galvano Fiamma nel suo Chronicon maius fonde le due narrazioni: ”imperator cum toto suo exercitu venit ad prata de Castirago in kalendas augusti, et dimisso ibi suo exercitu, ipsi cum aliquibus ivit Laude vetus”.
S.M.S. ADA NEGRI – PLESSO DI VIA X MAGGIO CLASSE 2G

LA FONDAZIONE DI LODI:

FONTI STORICHE A CONFRONTO

Era il 1158 quando Barbarossa e il suo esercito scesero in Italia per la seconda volta. Di questo evento abbiamo diverse fonti storiche nelle quali troviamo differenti versioni sul luogo in cui Federico Barbarossa si accampò con le sue truppe. Secondo Ottone Morena, l'esercito dell'imperatore si stabilì nei prati tra Castiraga e Salerano, occupando le due rive del Lambro. Qui l'imperatore ricevette i Lodigiani venuti a impetrare giustizia sui Milanesi, che poco prima avevano distrutto la loro città, e soprattutto a chiedere l'assegnazione di un luogo ove ricostruirla. Invece, Vincenzo da Praga sosteneva che le tende furono montate nel bel mezzo dell'antica città distrutta. Da segnalare è l'opinione del Caretta il quale pensa che il Barbarossa si fosse davvero accampato nei pressi di Castiraga, ma che si fosse poi spostato dalla riva del Lambro per rendersi conto, di persona, delle condizioni della città distrutta. Lo spostamento avrebbe riguardato solo le tende dell'imperatore e dei suoi maggiori feudatari, mentre il grosso dell'esercito rimase accampato presso il Lambro. Il Caretta spiega che tra le due fonti c'è, oltre al luogo, un'altra differenza: il Morena, originario di Lodi, si preoccupa di tramandare le vicende della propria patria, informandoci sulla questione per lui principale, ovvero la richiesta fatta dai Lodigiani di un'area su cui far sorgere di nuovo la loro città. Vincenzo da Praga, al contrario, è poco interessato alle vicende della ricostruzione di Lodi, ponendo la sua attenzione agli aspetti più appariscenti della scena, come la descrizione della processione che i Lodigiani fuoriusciti fecero verso l'imperatore. Galvano Fiamma nel suo Chronicon maius fonde le due narrazioni: ”imperator cum toto suo exercitu venit ad prata de Castirago in kalendas augusti, et dimisso ibi suo exercitu, ipsi cum aliquibus ivit Laude vetus”.

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CLASSE 2G