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LAUS POMPEIA E LE SUE ORIGINI |
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Il Barbarossa in lotta con i Comuni
La seconda discesa del Barbarossa in Italia
Lodi vecchio in lotta con Milano
La fondazione di Lodi: fonti storiche a confronto
Il vescovo Lanfranco e il trasferimento della diocesi
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Laus Pompeia, Civitas Laus, Lauda Vetus, Lodi vecchio sono i nomi che, in un arco di duemila anni designano lo stesso abitato, dapprima villaggio celtico poi importante municipium romano, successivamente florido borgo medievale e in seguito piccolo centro agricolo, la cui sorte, buona e cattiva, si lega strettamente alla sua posizione geografica. Laus Pompeia sorgeva circa 7 km a nord-ovest dell'attuale Lodi ed era un importante nodo stradale. Con l'affermarsi del cristianesimo fu sede di diocesi: il suo primo vescovo, San Bassiano, è il patrono della città e del territorio. Milano era diventata una città assai importante, ma Laus Pompeia le dava molto fastidio, perché essa controllava tutte le vie d'acqua per i suoi traffici, inoltre la sua presenza, non amica, ne ostacolava l'espandersi. Diventata libero comune attorno all'anno Mille, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente e le invasioni barbariche, Laus non volle sottomettersi a Milano che desiderava impadronirsi dei campi e delle vie di terra e d'acqua della bassa Lombardia. Ne derivò una serie di conflitti culminanti con la distruzione totale di Laus da parte dei Milanesi (24 aprile 1158). Federico Barbarossa sceso in Italia per ridurre all'obbedienza i comuni padani ribelli capitanati da Milano, diede di nuovo una patria ai Laudensi esuli e riedificò la città sull'Adda. Lodi nuova nacque quindi ghibellina e fu sempre cara agli Svevi, che le perdonarono anche la forzata adesione alla Lega Lombarda. |
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S.M.S. ADA NEGRI – PLESSO DI VIA X MAGGIO CLASSE 2G |