Il tipico ambiente d'acqua ferma della Pianura Padana centrale è la morta, originata dal salto di meandro del fiume durante una forte piena. I meandri, cioè le anse, si formano per un fenomeno fisico che fa sì che la corrente eroda l'esterno dell'ansa e depositi all'interno. In concomitanza con una forte piena l'ansa del fiume viene abbandonata dalla corrente principale e si trasforma progressivamente in un enorme specchio di acqua pressoché stagnante. Lungo l'Adda, per esempio, l'ultima morta, quella di Casellario, tra Lodi e Cavenago, si è formata a metà degli anni '70.
Nel corso degli anni l'aspetto di un corpo d'acqua varia sensibilmente: (1) nei primi anni dalla formazione sui può vedere uno specchio d'acqua completamente sgombro dalla vegetazione, (2) in seguito il canneto si afferma sulle rive, dove l'acqua è più bassa, e con gli anni avanza verso il centro.
Al centro della morta si hanno spesso le piante con foglie galleggianti ancorate al fusto sotterraneo con un picciolo robusto e lungo alcuni metri: sono le Ninfee bianche e i Nannufari dal fiore giallo.
Generalmente, nell'arco di tempo che varia tra i vent'anni e un secolo, lo stagno si interra: il canneto avanza progressivamente verso il centro dello stagno fino ad occuparlo completamente (3). Nelle zone che rimangono all'asciutto iniziano a crescere i primi Salici arbustivi (Saliconi, Salici di ripa, ecc.) (4). Col tempo iniziano a crescere anche le specie ad alto fuso più bisognose di acqua, quali l'Ontano nero e il Salice bianco, quindi l'ambiente umido viene inesorabilmente sostituito dal bosco.
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