In prossimità dei boschi ripariali esistono dei terreni un tempo disboscati che sono vegetati da erbe e arbusti. Se lo strato erbaceo non viene asportato, calpestato o incendiato, nel tempo si svilupperanno presto esemplari di arbusti spontanei, quali il Biancospino, il Sanguinello, il Ligustro, la Rosa canina e il Rovo ed anche giovani alberi come il Pioppo e l' Olmo. Non mancheranno virgulti di alberi e arbusti non autoctoni a crescita rapida e molto amanti del sole, quali la Robinia e l'Amorfa.
La zona più umida della radura è spesso colonizzata dalla Verga d'oro maggiore, una specie di Asteracea (famiglia cui appartiene anche la Margherita) dai vistosi fiori gialli che sbocciano alla fine dell'estate, alta oltre un metro. Al contrario, la parte più secca e ciottolosa ospiterà molte specie di flora erbacea poco esigente in fatto di qualità del terreno. Per esempio si possono trovare qui gli Occhi della Madonna, i fiori rosa di tre specie di Geraniacee: il Geranio volgare, il Geranio colombino e la Cicutaria, il microscopico, ma bellissimo fiore della Scrofularia e la spiga di corolle azzurre dell'Erba viperina.
Visitando le radure in mesi diversi ci si stupisce di come cambi l'aspetto della vegetazione ed il colore dei fiori, che sbocciano in periodi diversi. All'inizio della stagione primaverile si possono ammirare i fiori rosa delle Geraniacee, l'azzurro e il violetto della Veronica e delle Viole ed i capolini bianchi e gialli delle Margheritine; in aprile appare il giallo del Pentafillo e dell'Erba cipressina e il blu del Muscari o Cipollaccio; a maggio e a giugno ritornano l'azzurro dell'Erba viperina ed il lilla della Vedovina e del Fiordaliso vedovino. Nelle radure di maggior pregio naturalistico non mancano le stupende fioriture di Orchidee.
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