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UNA
GITA A LODI |
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........... M: Non c’è più speranza per noi. O: Lanfranco, Tu sei il nostro vescovo: dicci cosa possiamo fare. Lanfranco: Figlioli, dobbiamo ricostruire la nostra città, magari la faremo ancora più bella. N: Ma non abbiamo più terra dove costruirla… Lanfranco: Andremo dal Papa. Q: Ma il Papa è amico dei Milanesi. Lanfranco: E allora andremo… dall’Imperatore. P: Ma dici davvero? Lanfranco: Certo! Se ci mettiamo sotto la protezione dell’Imperatore… M: Nessuno potrà più farci del male. Q: E’ una grande idea. O: E chi ci mandiamo dall’Imperatore? R: Ah, io non posso: non so cosa mettermi. Q: Neanch’io: tutti i miei vestiti sono bruciati… con la mia casa O: Non possiamo andarci in queste condizioni… N: E invece ci andremo tutti insieme. Ho sentito che è accampato qui vicino, a Castiraga, con tutto il suo esercito. O: E parlerai tu, Lanfranco, che sei quello che sa parlare meglio. N: Sì, sei il migliore di tutti. Lanfranco: Ma io sono vecchio, cosa posso dire all’Imperatore. N: Gli dici: Vostra Maestà Federico Barbarossa… M: No, no: non chiamarlo Barbarossa che si arrabbia. N: Allora gli dici: Vostra Maestà Federico di Svevia, Vi chiediamo il permesso di ricostruire la città che i Milanesi , vigliacchi e assassini, ci hanno distrutto. ........... |
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S.M.S. ADA NEGRI – SEDE A.S. 2007/08 |